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Terapia sostitutiva con testosterone e rischio cardiovascolare: la posizione della ISSM

I recenti dubbi sui rischi cardiovascolari associati alla terapia sostitutiva con testosterone derivano da due articoli scientifici, uno pubblicato a novembre 2013 su JAMA (Journal of the American Medical Association) e l’altro a gennaio 2014 su PLoS ONE. Nessuno dei due deriva da uno studio sperimentale pianificato, con gruppi di controllo e obiettivi definiti. I due studi derivano invece da analisi retrospettive di dati raccolti per altri scopi. Questo tipo di analisi sono soggette a errori e i risultati di solito non riproducibili. Per tali ragioni questi tipi di studi non vengono utilizzati per modificare le decisioni della pratica clinica, sebbene in alcuni casi possano costituire lo spunto per la progettazione di ulteriori studi sperimentali.

 

La revisione di entrambi gli studi rivela difetti grossolani, che rendono discutibile la conclusione comune, cioè che la terapia con testosterone aumenta i rischi cardiovascolari. Inoltre questo concetto è in contraddizione con numerosi studi in letteratura che indicano chiaramente che i rischi cardiovascolari sono associati a bassi livelli di testosterone, e che la terapia con testosterone migliora i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. La International Society of Sexual Medicine (ISSM) non ritiene che questi due recenti studi forniscano prove credibili sull’aumento dei rischi cardiovascolari associati alla terapia con testosterone.

 

La carenza di testosterone (nota come ipogonadismo) è una condizione medica riconosciuta da molti anni, associata a sintomi che includono: ridotto desiderio sessuale, disfunzione erettile, stanchezza, umore depresso, riduzione della massa muscolare e aumento della massa grassa. La ricerca ha dimostrato che la carenza di testosterone è associata a un significativo numero di problemi di salute, come il diabete, l’obesità, la sindrome metabolica e le fratture ossee. Diversi studi longitudinali di popolazione hanno dimostrato che gli uomini con ridotti livelli di testosterone hanno una minore longevità. La terapia per l’ipogodadismo migliora i sintomi insieme ad altri indicatori di salute in generale. La terapia con testosterone è solo indicata negli uomini con sintomi o segni caratteristici, accompagnati dalla documentazione di ridotti livelli dell’ormone nel sangue.

 

Come tutte le terapie anche il testosterone comporta degli effetti collaterali. I più comuni sono: eritrocitosi (aumentata produzione di globuli rossi), acne, ginecomastia e ritenzione di liquidi. La preoccupazione che il testosterone promuova l’insorgenza di cancro alla prostata appare oggi infondata. L’attuale evidenza scientifica non supporta l’affermazione che la terapia con testosterone aumenta il rischio di infarto miocardico, ictus o altri rischi cardiovascolari.

 

In conclusione, sulla base dei recenti studi, non c’è ragione oggi di modificare il trattamento dei pazienti con carenza di testosterone. Gli uomini attualmente in terapia con testosterone, che ottengono benefici, possono proseguire il trattamento. Pazienti con carenza di testosterone devono considerare la terapia sostitutiva discutendone con il medico. Il testosterone in queste situazioni fornisce benefici significativi sul piano della vita sessuale oltre che sul piano di altri aspetti. Come tutte le terapie, anche quella con testosterone è associata a rischi, che devono essere discussi preventivamente con il medico. Analizzando correttamente la letteratura scientifica non esiste una solida evidenza che la terapia con testosterone aumenti i rischi cardiovascolari.

 

 

Vigen R, et al. Association of testosterone therapy with mortality, myocardial infarction, and stroke in men with low testosterone levels. Journal of the American Medical Association. 2013; 310(17): 1829-1836.

Finkle WD et al. Increasing Risk of Non-Fatal Myocardial Infarction Following Testosterone Therapy Prescription in Men. PLoS ONE 9(1): e85805. Doi: 10.1371/journal.pone.0085805

Rhoden EL et al. Risks of testosterone-replacement therapy and recommendations for monitoring. N Engl J Med 350:482-92, 2004.

Khera M et al. A New Era of Testosterone and Prostate Cancer: From Physiology to Clinical Implications. Eur Urol. Epub 2013 Aug 16.