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Ridotti livelli di melatonina si associano a una maggior frequenza delle minzioni notturne

Durante il riposo notturno la produzione di urina viene fisiologicamente ridotta per diminuire e possibilmente evitare la necessità di alzarsi per urinare e preservare la qualità del sonno. Esistono condizioni patologiche, come il diabete o lo scompenso cardiaco, nelle quali la quantità di urina prodotta dai reni durante la notte non varia rispetto alle ore diurne o addirittura aumenta (poliuria notturna), con il conseguente aumento della frequenza minzionale. Escludendo queste situazioni, l’aumentata frequenza delle minzioni notturne (pollachiuria notturna) nella maggior parte degli uomini non è causata da un aumento del volume di urina prodotto durante la notte. Per questa ragione si pensa che le modifiche del basso apparato urinario caratteristiche dell’età adulta/avanzata (soprattutto di prostata e vescica) abbiano un ruolo causale, benchè non sia ancora totalmente chiaro il meccanismo fisiopatologico.

 

La melatonina è una sostanza prodotta dall’epifisi, una ghiandola cerebrale, e coinvolta nella regolazione del ritmo sonno-veglia. La melatonina ha effetti inibitori sulla contrattilità della muscolatura liscia della vescica dei mammiferi. Pertanto la melatonina potrebbe avere un ruolo nella regolazione delle minzioni notturne. Seguendo questa ipotesi il Dr. Obayashi dell’Università di Nara (Giappone) ha eseguito uno studio coinvolgendo 861 soggetti anziani (età media 72 anni) misurandone la frequenza minzionale notturna e i livelli urinari di 6-sulfatossimelatonina, indice della secrezione notturna di melatonina. 

Tenendo conto dei possibili fattori confondenti, i ricercatori hanno rilevato che elevati livelli di 6-sulfatossimelatonina sono associati a una ridotta probabilità di pollachiuria notturna (aumentata frequenza delle minzioni notturne). Inoltre il volume medio della singola minzione aumenta all’aumentare dei livelli di 6-sulfatossimelatonina.

 

Questi risultati forniscono per la prima volta l’evidenza che i livelli di melatonina sono inversamente proporzionali al numero di minzioni notturne in una popolazione di soggetti anziani di entrambi i sessi. In precedenza alcuni studi clinici avevano suggerito che la somministrazione di melatonina diminuiva la frequenza delle minzioni notturne. Ad esempio uno studio controllato con placebo aveva dimostrato già nel 2004 che la somministrazione serale di melatonina 2 mg a rilascio controllato era associata a una significativa riduzione delle minzioni notturne e dei disturbi correlati.

 

Alla luce dei risultati dello studio del Dr. Obayashi è auspicabile che vengano effettuate ulteriori ricerche su questo argomento. Se venisse confermata l’utilità della melatonina nel ridurre la frequenza delle minzioni notturne, considerando anche l’ottimo profilo di sicurezza di questa sostanza, la terapia per questo tipo di disturbi si avvantaggerebbe di una utile opzione aggiuntiva.

 

Obayashi K et al. Association between Melatonin Secretion and Nocturia in Elderly Individuals: A Cross-Sectional Study of the HEIJO-KYO Cohort. J Urol 2013 Epub ahead of print.

Drake MJ et al. Melatonin pharmacotherapy for nocturia in men with benign prostatic enlargement. J Urol 2004; 171: 1199-1202.