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Terapia a onde d’urto extracorporee per la malattia di Peyronie

Secondo i ricercatori tedeschi la terapia a onde d’urto extracorporee (ESWT) non è raccomandata per il trattamento della malattia di Peyronie. La ESWT ha consentito la riduzione del dolore in alcuni pazienti ma non è stata efficace per la correzione della curvatura.

 

Gli autori fanno notare che la maggior parte degli studi disponibili, condotti per verificare l’efficacia dell’ESWT, non sono randomizzati e basati su protocolli standardizzati. Per questo hanno eseguito uno studio prospettico controllato con placebo per esaminare l’efficacia dell’ESWT nei pazienti affetti da malattia di Peyronie.

 

102 pazienti hanno partecipato allo studio. Metà di essi sono stati assegnati in maniera randomizzata al gruppo di trattamento che prevedeva una seduta ESWT settimanale per 6 settimane. Il gruppo di controllo (placebo) ha ricevuto anch’esso il trattamento, ma una membrana plastica è stata preventivamente applicata allo strumento per evitare che le onde d’urto raggiungessero il pene.

Prima del trattamento i ricercatori hanno valutato le dimensioni e la sede delle placche, il livello di dolore, il grado di curvatura del pene e la funzione sessuale di ogni partecipante. Alla visita di controllo successiva al trattamento (da 1 a 6 mesi più tardi) questi parametri sono stati rivalutati.

 

In generale il trattamento ESWT si è rivelato efficace per ridurre il dolore, ma non per il miglioramento della curvatura, delle dimensioni della placca e della funzione sessuale. I ricercatori si chiedono se il trattamento ESWT sia giustificato solo per migliorare la sintomatologia dolorosa, visti i costi e il numero di sedute necessarie. Il dolore non è considerato uno dei principali sintomi della malattia di Peyronie. Inoltre nella maggioranza dei casi il dolore scompare spontaneamente dopo 18 mesi e i pazienti possono trattarlo efficacemente con i farmaci.

 

In ogni caso gli autori affermano che il trattamento ESWT può essere utile in quei casi in cui il dolore è scarsamente controllabile in altri modi.

 

La curvatura del pene è spesso la preoccupazione maggiore degli uomini affetti dalla malattia di Peyronie, perché in molti casi interferisce con la vita sessuale. Ma in merito a questo parametro il trattamento ESWT non è stato efficace. Infatti nel 40% dei pazienti del gruppo trattato la curvatura è peggiorata. Per questo gli autori suggeriscono che per la correzione della curvatura la chirurgia continua ad essere la soluzione raccomandata.

 

Lo studio è stato pubblicato online a luglio su The Journal of Sexual Medicine.

 

 

Hatzichristodoulou G et al. Extracorporeal Shock Wave Therapy in Peyronie's Disease: Results of a Placebo-Controlled, Prospective, Randomized, Single-Blind Study. J Sex Med 2013.