· 

Il declino della fertilità maschile

Le nuove generazioni di uomini sono meno fertili rispetto alle precedenti? Nel campo della fertilità esistono pareri controversi sulla cosiddetta "crisi degli spermatozoi", ma in molti sostengono che il numero di spermatozoi sia in declino nelle ultime decadi.

Durante la recente conferenza annuale della Società Europea della Riproduzione Umana e Embriologia la tematica è stata dibattuta a lungo.

Una recente analisi ha rilevato che in Francia la concentrazione di spermatozoi si sia ridotta di circa un terzo dal 1989 al 2005. La maggior parte degli studi europei, se non tutti, riportano che negli ultimi 15 anni le conte degli spematozoi degli uomini da 18 a 25 anni si sono significativamente ridotte. Questo a conferma di un importante studio pubblicato negli anni 90 che sosteneva che le conte di spematozoi si erano dimezzate nell'arco degli ultimi 50 anni.

Molti esperti si sono interrogati sulla validità di questi studi. Ci sono ampie variazioni nei risultati a seconda di paesi e regioni. Alcune aree, specialmente quelle in via di sviluppo, non sono state studiate. Negli USA alcuni studi storici suggeriscono una tendenza alla diminuzione delle conte di spermatozoi, ma non esistono dati recenti.

Capire perchè gli uomini stiano producendo meno spermatozoi ha implicazioni che vanno al di là della fertilità e delle coppie in cerca di figli. Gli stessi fattori ambientali che possono danneggiare la riproduzione potrebbero influire anche su altri organi e funzioni. Il numero degli spermatozoi è stato correlato anche con l'aspettativa di vita, indipendentemente alla causa di morte, e può essere considerato un indicatore della salute pubblica.

Si pensa che l'esposizione a pesticidi, composti chimici che interferiscono con il sistema endocrino come il bisfenolo A e abituduni di vita come stare troppo a lungo seduti possano contribuire alla riduzione del numero degli spermatozoi. E ci sono evidenze crescenti che il numero degli spermatozoi, come altre condizioni di salute, possano essere influenzate da ciò che succede all'inizio della vita, anche nella vita uterina.

In generale gli uomini producono fino a 60 milioni di spermatozoi per ml di liquido seminale. Fino a che il numero è superiore a 40 milioni per ml gli uomini sono considerati fertili e hanno le stesse probabilità di concepimento di chi ne produce oltre tale cifra. Ma al di sotto di questa soglia, e in particolare al di sotto di 20 milioni per ml, il potenziale di fecondazione diminuisce.

Non tutti gli esperti sono d'accordo che esista una crisi degli spermatozoi. I critici dicono che la concentrazione di spermatozoi in una popolazione è un parametro difficile da misurare per una serie di ragioni, la prima di tutte poichè è difficile trovare uomini rappresentativi della popolazione. Testare gli uomini che afferiscono a centri per l'infertilità, ad esempio, potrebbe alterare i risultati. Nemmeno i donatori di liquido seminale possono rappresentare tutti gli uomini in una regione. Alcuni studi hanno esaminato uomini che afferivano al servizio militare, sebbene il tasso di partecipazione tendeva ad essere basso. Inoltre potrebbero esserci errori nella conta degli spermatozoi a causa di fattori ambientali come il tempo di astinenza, la temperatura scrotale e il periodo dell'anno.

Ma studi coordinati del nord d'Europa hanno riscontrato che circa 1 giovane uomo su 5 ha un numero di spermatozoi ridotto a tal punto da poter influenzare la fertilità.

Potrebbero essere coinvolte le cellule di Sertoli la cui funzione è il supporto delle cellule germinali nella loro maturazione a spermatozoi. Ogni cellula di Sertoli può supportare un certo numero di cellule germinali nella loro maturazione, quindi il numero di cellule di Sertoli può influenzare la massima produzione di spermatozoi di un uomo. Sembra che le cellule di Sertoli proliferino nei sei mesi prima e dopo la nascita di un bambino. Mentre fattori esterni possono ridurre la produzione di spermatozoi, non sembrano esserci fattori che possano aumentarne la produzione, oltri al limite imposto dalle cellule di Sertoli.

Un recente studio francese su 26.000 soggetti ha dimostrato che dal 1989 al 2005 il numero medio di spermatozoi si è ridotto di un terzo, o di 1.9% ogni anno. Nel 1989 il numero medio di spermatozoi di un uomo di 35 anni era di 73.6 milioni per ml, mentre nel 2005 il numero è calato a 49.4 milioni per ml. I risultati sono stati pubblicati a dicembre su Journal of Human Reproduction.

Sempre più dati suggeriscono che i fattori che influenzano i primi mesi di vita possono fare la differenza. Alcuni ricercatori ritengono che ci sia un periodo vulnerabile, tra l'ottava e la quattordicesima settimana di gestazione, nel quale le influenze potrebbero essere irreversibili. Una delle più forti correlazioni con il numero di spermatozoi risulta essere il fumo in gravidanza.

Uno studio australiano sostiene che anche l'uso di marijuana da parte di un soggetto sembrerebbe legato alla riduzione del numero di spermatozoi.