Condilomi e infezione da HPV

I condilomi sono lesioni verrucose provocate da un virus (Human Papilloma Virus - HPV) che si localizzano in regione genitale e/o perianale e costituiscono la più frequente infezione sessualmente trasmessa.
L'HPV viene trasmesso attraverso il contatto quasi sempre durante i rapporti sessuali con persone infette. Il periodo di incubazione è molto variabile, in media da 1 a 12 mesi, anche se vi sono casi in cui i condilomi possono insorgere dopo periodi più lunghi. L'infezione può rimanere latente e non manifestarsi oppure provocare lesioni visibili d'aspetto variabile per forma, dimensioni e colore. Le lesioni col tempo possono aumentare, restare stabili o regredire spontaneamente in funzione delle difese immunitarie locali. Pertanto non è possibile stabilire con certezza la fonte di contagio e la durata dell'infezione. In circa la metà dei pazienti trattati per condilomi le lesioni ricompaiano nella stessa regione corporea indipendentemente da nuovi rapporti sessuali con persone infette (recidive). Le recidive interessano circa un paziente su due e dipendono dalle condizioni immunitarie, dal numero di lesioni e dalla durata della malattia. Le recidive generalmente compaiono nei primi 3 mesi dall'ultimo trattamento e più raramente anche in seguito.
In caso di prima diagnosi di condilomi è importante:
- escludere altre malattie veneree asintomatiche con gli esami del sangue
- eseguire le visite di controllo dopo la cura come indicato dal medico
TRATTAMENTO
L'obiettivo del trattamento è la distruzione delle lesioni visibili ma attualmente non esiste alcuna terapia che possa escludere con certezza la possibilità di recidive in futuro.
II trattamento dei condilomi può essere eseguito dal paziente a domicilio (podofillotossina, imiquimod) o dal medico ambulatorialmente (crioterapia, diatermocoagulazione) in base alle dimensioni, al numero ed alla sede dei condilomi.
Esiste un vaccino indicato per le persone che non si sono ancora infettate con alcuni ceppi del virus HPV ma che non risulta attualmente utile nel trattamento delle persone già affette da condilomi.
PREVENZIONE
L'uso del preservativo può ridurre le probabilità di contagio ma non elimina completamente il rischio. Se ne consiglia pertanto l'uso con nuovi partner:
- in presenza di lesioni visibili
- nei primi 3 mesi dopo la regressione dei condilomi trattati
In caso di sospetta recidiva è importante una visita precoce perché le lesioni iniziali possono essere curate più facilmente senza ricorrere al trattamento chirurgico. Il virus è scarsamente resistente al di fuori dal corpo umano e non è necessario adottare particolari provvedimenti per la biancheria intima oltre all'uso personale degli asciugamani ed una normale igiene quotidiana. Si sconsiglia la depilazione dell'area genitale perché può favorire la diffusione delle lesioni.
HPV e CANCRO del COLLO dell'UTERO
L'infezione da HPV rappresenta il fattore causale più importante per il cancro del collo dell'utero e le donne con condilomi vulvari sono esposte ad un maggior rischio. Tuttavia la sola presenza dell'infezione virale non è in grado di indurre il cancro che può insorgere solo dopo un lungo periodo di tempo ed in presenza di altri fattori concomitanti. Infatti 1 donna su 3 è portatrice dell'infezione dell'HPV ma solo 1 su 10.000 svilupperà un cancro, comunque è sempre preceduto da lesioni precancerose (displasia) facilmente diagnosticabili e trattabili ambulatorialmente. Per prevenire questo rischio è sufficiente eseguire annualmente il pap-test eventualmente associato alla colposcopia se indicato dal ginecologo. In assenza dì displasia concomitante non si raccomanda il trattamento di un'infezione cervicale subclinica (cioè rilevabile solo dal pap-test, dalla biopsia o dalla tipizzazione).
GRAVIDANZA e STERILITA'
In gravidanza i condilomi possono comparire per la prima volta od aumentare di numero ma non costituiscono un rischio per il feto né un'indicazione assoluta al parto cesareo. Il trattamento con crioterapia o DTC può essere eseguito anche in gravidanza per ridurre il rischio, sebbene minimo, di contagio durante il parto.
Risorse correlate
Istruzioni terapeutiche: Applicazione topica di imiquimod
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